5 settembre 2018

Infertilità, come reagire alla diagnosi

         "L'infertilità? Per molte coppie arriva come un inaspettato e crudele sgambetto esistenziale, capace di generare frustrazione, dolore, rabbia, ansia". Parole di Vincenza Zimbardi, psicologa dell'IVI, Istituto valenciano dell'infertilità, uno dei maggiori gruppi mondiali di medicina della riproduzione. Che ci racconta non solo quali sono le reazioni più comuni delle coppie alla diagnosi di infertilità, ma anche quali possono essere gli approcci utili per affrontare questa "crisi di vita".

Shock, senso di perdita, frustrazione
         "La prima reazione è in genere di shock e incredulità", afferma Zimbardi. Magari per anni si è stati attenti a evitare una gravidanza, e quando si è deciso di "provarci" ci si aspettava che tutto sarebbe andato per il verso giusto, più o meno velocemente. Invece tutto si ferma, mettendo di fronte a scelte impreviste come per esempio quella di rivolgersi alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.

         "Spesso questo si accompagna a un profondo senso di perdita: di fiducia nel naturale ordine delle cose, e dunque nella vita, ma anche di autostima e del controllo sulla propria vita e sul proprio corpo, che viene messo nelle mani di altri" spiega la psicologa. A questo può aggiungersi il senso di colpa, per tutto: dai comportamenti che si sono avuti in passato, al fatto di aver magari aspettato 'troppo' prima di cercare un figlio o di rivolgersi a uno specialista per affrontare la questione". 

         Molto frequente, inoltre, sentirsi sbagliati, fallimentari, inferiori rispetto a chi un figlio ce l'ha, o pensare che gli altri possano vedere in questo modo la coppia infertile.

Come cambia la coppia
couple-1853996_1920         Ma non è solo la percezione di sé a cambiare con la diagnosi di infertilità. Cambiano anche le dinamiche di coppia, oltre che quelle con amici e parenti. "Se per esempio la causa di infertilità è di origine femminile, la donna può temere che il compagno decida di lasciarla per realizzare il suo desiderio di paternità con un'altra donna" racconta Zimbardi. "In realtà, in questi casi il compagno si mostra in genere molto rassicurante, e prospetta una vita insieme anche senza bambini, ma la donna può percepire questa posizione non autentica e può addirittura sentire sminuito il proprio dolore".

          Quando invece l'infertilità è di origine maschile, può succedere che si confonda fertilità con virilità e con potenza sessuale, il che provoca nell'uomo ulteriore rabbia, dolore e senso di perdita.

         "Risultato di queste dinamiche è che possono aumentare i conflitti espliciti o, peggio, impliciti, all'interno della coppia, come pure i risentimenti sotterranei o manifesti nei confronti del partner infertile" sottolinea la psicologa, precisando che anche il sesso può risentirne. "Se viene percepito come privo della sua funzione procreativa, può essere vissuto come meccanico, arido e senza senso".

Come cambiano le relazioni sociali
         Anche rispetto ai rapporti con parenti e amici possono cambiare molte cose. "All'improvviso, il mondo appare nettamente diviso tra la coppia, con le sue difficoltà di infertilità, e gli 'altri', coloro che sono riusciti facilmente ad avere bambini, dai quali non ci si sente assolutamente capiti". C'è come uno sdoppiamento, tra un mondo esterno che continua a vivere come se niente fosse, e un mondo interiore, avvitato sulle proprie sensazioni di sofferenze e disagio. Questo può portare a isolamento e solitudine.

La percezione del tempo
         Un altro aspetto che si ritrova di frequente nelle coppie che hanno ricevuto diagnosi di infertilità o stanno seguendo un percorso di PMA è un netto cambiamento nella percezione dello scorrere del tempo, che da un lato sembra più inarrestabile e veloce di prima - sembra che non ci sarà più tempo per fare nulla, che la vita sia praticamente già finita - e dall'altro sembra non passare mai: se un trattamento richiede per esempio un mese di attesa, la percezione diventa quella di un'attesa infinita.

Infertilità e difficoltà psicologiche: tre consigli per superarle
         Se le "tempeste" emotive e psicologiche sono spesso inevitabili a fronte di una diagnosi di infertilità, questo non significa che non possano essere affrontate e superate. Ecco come farlo, con i consigli di Vincenza Zimbardi:

1. Rendersi consapevoli della situazione e del percorso da fare. "Il paziente con infertilità deve essere protagonista del proprio problema e della propria cura" spiega la psicologa. "Significa non nascondersi e informarsi tantissimo - Internet offre molte occasioni in questo senso - per raggiungere la maggiore consapevolezza possibile".

2. Aprisi al confronto all'interno della coppia. "È molto importante riuscire a comunicare in modo efficace, senza timore di esporsi per quello che si sente, per raccogliere tutte le risorse utili per affrontare il percorso scelto". A volte, per riuscirci può essere rivolgersi a uno psicoterapeuta o a un counselor, che può dare spunti di riflessione utili per capire meglio cose che appaiono terrificanti o confuse. "Alla fine, spesso si scopre che non lo sono così tanto" rassicura la psicologa.

3. Cercare il confronto con altre coppie che hanno avuto esperienze simili. “Molto utili per esempio sono i gruppi di automutoaiuto: vedere che chi ha avuto i miei stessi problemi è riuscito a superarli e che possono esserci serenità o accettazione è un grande incoraggiamento".

Fonte https://www.nostrofiglio.it/concepimento/infertilita/infertilita-come-reagire-alla-diagnosi

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